“FoRmaggio: Fare e Raccontare l’arte casearia nell’antichità” è una conferenza-spettacolo dedicata all’arte molto antica di “saper fare il formaggio”.
L’evento è organizzato in collaborazione con la ProLoco di Fiavé nell’ambito della rassegna “Martedì al Museo. CulturaConGusto” che ha visto la realizzazione di incontri settimanali svolti presso il Museo delle Palafitte.
Con la conferenza-spettacolo FoRmaggio si sperimenterà un modo diverso di divulgazione culturale che vedrà affiancati lo storico dell’alimentazione Danilo Gasparini, dell’Università degli Studi di Padova, e gli attori Alessio Dalla Costa e Annalisa Morsella dell’associazione culturale EmitFlesti.
Il formaggio, protagonista della serata, verrà spiegato nei suoi aspetti storici e tecnici e raccontato, grazie alle letture degli attori, prendendo in prestito le parole di scrittori antichi e moderni.
Il formaggio costituisce infatti un alimento fondamentale della dieta dell’uomo a partire da tempi molto antichi: a seguito dell’addomesticamento di bovini e caprini l’uomo infatti iniziò a sfruttare gli animali non solo come riserve di carne ma anche come “fornitori” di prodotti quali ad esempio latte, lana e pelle.
Se l’archeologia con difficoltà sta cercando tracce materiali dirette (tracce di formaggio) o indirette (quali gli strumenti utilizzati per la lavorazione dei latticini) maggiori informazioni ci giungono dalle fonti scritte greche e latine.
Affascinante è la narrazione di Omero che ci racconta nel libro IX dell’Odissea del pastore/casaro Polifemo, sempre attuali le favole di Esopo mentre il romano Marco Terenzio Varrone ci elenca “quasi scientificamente” le varie tipologie di formaggio.
Il viaggio nella storia del formaggio continua con testi del 1300, del 1600, del 1800, del 1900 fino alla contemporaneità.
Dalle parole di questi illustri personaggi alternate a quelle del Prof. Gasparini si comprenderà come il formaggio non è solo un alimento fondamentale della nutrizione umana ma anche un prelibatissimo cibo, quasi un “oggetto di culto” da parte degli appassionati del gusto.
Il formaggio dunque come custode di cultura e come scritto da Italo Calvino (Palomar): “[…]in ogni formaggio c’è un pascolo, un cielo, e un segreto diverso tramandato per ognuno da secoli e secoli […]”.
Seguirà la degustazione di formaggi, insigniti del Premio Medusa, dell’azienda agricola Fontanel di Fiavé accompagnata da pane del panificio Zanoni di Ponte Arche e da idromele Chimere.
L’evento è organizzato dalla ProLoco di Fiavé in collaborazione con Alteritas Trentino e EmitFlesti e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio Trento e Rovereto e della Cassa Rurale Don Lorenzo Guetti di Quadra – Fiavé – Lomaso.